- Introduzione
Corso di Linguistica Generale
Moduli/attività online
Vi diamo il benvenuto al corso di Linguistica Generale online.
Si tratta di una serie di sei moduli e delle relative attività per agli studenti dei corsi di Linguistica Generale già tenuti dai proff. Schirru, Riccio e Gasbarra nel primo semestre dell’anno accademico 2018-2019.
Il corso online consentirà agli studenti che non abbiano potuto frequentare le lezioni o non lo abbiano fatto con continuità, o agli studenti frequentanti che non abbiano ancora sostenuto l’esame, di approfondire le conoscenze teorico-applicative su tematiche riguardanti la disciplina, e costituisce nella sua totalità un’alternativa allo studio del manuale di Linguistica generale (prof. Schirru e prof.ssa Riccio: G. Basile et al., Linguistica generale, Roma, Carocci, 2010; prof.ssa Gasbarra: G. Berruto, M. Cerruti, La linguistica. Un corso introduttivo, Torino, Utet, 20172) previsto in ciascuno dei programmi dei corsi suindicati.
La partecipazione alle attività del corso online è vivamente consigliata poiché lo svolgimento e il superamento delle esercitazioni relative a ciascun modulo consentirà agli studenti di essere esentati dal portare all’orale il manuale di cui al paragrafo precedente.
In considerazione del fatto che quelli contenuti nel manuale e nei sei moduli online sono concetti fondamentali della disciplina, naturalmente, è sempre possibile che nel corso dell’esame orale una o più domande vi facciano riferimento. In particolare, lo studente deve essere consapevole che gli verrà comunque chiesto di realizzare una semplice trascrizione fonetica in IPA. Il positivo superamento dei moduli online, senza che le valutazioni parziali conseguite pregiudichino in alcun modo l’esito finale dell’esame (non ci sarà, dunque, un meccanismo di media “rigida” tra voti ottenuti alle prove online e l’andamento all’esame orale) farà sì che l’esame orale verta prevalentemente (ma mai esclusivamente) sugli altri testi che costituiscono il programma (e i CFU ad essi riconducibili).
Con lo studio dei materiali previsti (dunque non semplicemente sfogliandoli, o consultando il manuale per rispondere alle domande) e lo svolgimento delle relative attività gli studenti acquisiranno 2 degli 8 crediti formativi attribuiti al corso di Linguistica generale.
Tenuto conto della periodizzazione relativa agli appelli d’esame, si è ritenuto di preparare e mettere a disposizione degli studenti le attività e i materiali del corso in tre successive “finestre” temporali – che in ciascuno dei periodi indicati consentiranno loro di svolgere le esercitazioni dei sei moduli di corso nella loro interezza, senza renderle visibili in una scansione temporale più articolata dato il ridotto arco di tempo a disposizione:
– quanti si iscriveranno subito per sostenere l’esame in giugno e luglio, potranno completare le attività relative ai sei moduli a partire dal 12 maggio ed entro il 22 di giugno (per dare modo al tutor di verificare e correggere le prove in vista del primo appello del 25 giugno); QUESTA PRIMA FINESTRA TEMPORALE SI E’ CONCLUSA.
– quanti intendono sostenere l’esame alla sessione successiva potranno iscriversi e svolgere le attività relative ai sei moduli a partire dal 1 luglio ed entro il 14 di settembre (per dare modo al tutor di verificare e correggere le prove in vista del primo appello del 17 settembre); QUESTA SECONDA FINESTRA TEMPORALE SI E’ CONCLUSA.
– quanti intendono sostenere l’esame nell’ultima sessione invernale potranno iscriversi e svolgere le attività relative ai sei moduli a partire dal 1 ottobre ed entro il 27 di gennaio 2020 (per dare modo al tutor di verificare e correggere le prove in vista del primo appello del 30 gennaio). QUESTA TERZA E ULTIMA FINESTRA TEMPORALE SI E’ CONCLUSA.
Gli studenti che non svolgeranno i moduli online, o che ne svolgeranno solo una parte, dovranno invece prepararsi sul programma completo, comprensivo del manuale di Linguistica generale. È su questo programma completo che questo gruppo di studenti verrà interrogato durante la prova orale.
Nel forum “PRESENTAZIONE DEL CORSO” troverete tutte le informazioni che vi aiuteranno a capire l’organizzazione del corso online, in particolare relativamente alla periodizzazione dei moduli e delle attività, nonché i contatti con il docente responsabile di questo percorso didattico (il prof. Antonio Perri).
Il forum “NEWS DAI DOCENTI” funge da bacheca AVVISI. In questa sede il responsabile del percorso on line e i docenti dei moduli di corso che hanno tenuto le lezioni frontali posteranno, se necessarie, comunicazioni di carattere generale relative alle attività di studio e alle esercitazioni in rete previste.
- Argomento 1
Fonetica e Fonologia
Rispondi alle seguenti domande (5 punti)
Nei seguenti elenchi di termini individua quello che non è compatibile con gli altri (perché fa riferimento a fenomeni diversi, a un differente ordine di dati e caratteristiche, a un diverso livello di analisi ecc.) (5 punti)
Completa le seguenti definizioni (5 punti)
- Sezione 2: Soffermiamoci a riflettere
- Sezione 3: Esercitiamoci
Osserva le parole italiane in trascrizione IPA rispondendo a ciascuna delle domande (5 punti).
- Argomento 2
Morfologia
Trova l’intruso (5 punti):
Abbina alle definizioni citate il termine corretto, scrivendolo nello spazio destinato alla risposta: (5 punti)
Il testo è tratto dal manuale di Giorgio Graffi e Sergio Scalise, Le lingue e il linguaggio, pp. 124-147. Vengono presentati i più comuni processi morfologici (derivazione, composizione, flessione) mostrando in che modo essi contribuiscano a trasformare le categorie lessicali di una parola e illustrando numerosi casi specifici soprattutto per quanto riguarda il processo di composizione.
Rispondi alle domande seguenti (5 punti):
Indica se le affermazioni seguenti sono vere o false (5 punti):
- Argomento 3
Sintassi
Nel testo di Giorgio Graffi, tratto da La frase: l’analisi logica (pp. 7-17) si cerca di spiegare come si concilia la distinzione tradizionale fra analisi logica e grammaticale con la sintassi della linguistica moderna; in particolare viene chiarita la distinzione fra un livello delle funzioni rivestite dalle parole nella frase (chiamate funzioni sintattiche o categorie sintattiche: soggetto, oggetto diretto, predicato ecc.) e le classi di forme o parti del discorso intese come categorie morfologiche dall’altro (nome, verbo, preposizione, articolo ecc.).
Il breve paragrafo di Raffaele Simone (Nuovi fondamenti di linguistica, pp. 103-104) dà un’esemplificazione del metodo e dei formati di rappresentazione dell’analisi sintagmatica attraverso cui si può definire il sintagma quale struttura di costituenti gerarchicamente ordinati attorno a una testa. Graffi illustra invece (pagine tratte da La frase, cit., pp. 25-36) come l’adozione di una prospettiva di analisi sintattica (in cui si individuano costituenti grammaticali e funzioni dei sintagmi), semantica (in cui si individuano ruoli semantici) o pragmatica (in cui si individua la struttura dell’informazione, aspetto approfondito in una sezione seguente) si connette a un’analisi di entità denominate, rispettivamente, frase, proposizione ed enunciato. Si prova quindi a distingue tra strutture predicative o di frase e semplici struttura attributive o sintagmi, discutendo infine i possibili rapporti fra le nozioni (sintattico-funzionali) di soggetto e predicato e le nozioni (pragmatico-comunicative) di tema e rema.
Nel paragrafo, tratto dal volume di Gaetano Berruto e Massimo Cerruti La linguistica. Un corso introduttivo (pp. 136-140) si riprende la nozione di sintagma come gruppo di parole individuandone una classificazione in base alla natura della testa. Si forniscono quindi indicazioni riguardo ad alcuni criteri operativi per il riconoscimento dei sintagmi (i c.d. test di costituenza).
A partire dall’analisi della frase come struttura costruita attorno a un predicato che richiede un certo numero di argomenti obbligatori (mentre gli altri, facoltativi, sono chiamati circostanziali), delineata da Graffi nel paragrafo tratto da La frase, cit. pp. 51-61, è possibile definire la frase e i sintagmi che la costituiscono di vista della dipendenza sintattica fra elementi: la nozione, analizzata nel paragrafo di Simone (Nuovi fondamenti, cit., pp. 105-108) acquista un riflesso a libello morfologico sotto forma di reggenza e di accordo (fenomeni illustrati da Simone, Nuovi fondamenti, cit. pp. 91-94).
Indica il tipo di sintagma negli esempi seguenti, e definiscine la testa. Nella risposta breve bisognerà scrivere il tipo di sintagma e, separato da un punto e virgola SEGUITO DA UNO SPAZIO, il costituente che ne rappresenta la testa, così:
sintagma x; testa [in cui x = nominale, verbale ecc. e testa è la parola che definisce la natura del sintagma] (5 punti).
Ad es. per davvero interessante la risposta sarà un sintagma aggettivale; interessante
Attenzione: NON usare MAIUSCOLE, pena l’errata valutazione della risposta da parte del sistema
Leggi con attenzione le frasi e rispondi alle domande (5 punti).
Nel breve paragrafo tratto da Le lingue e il linguaggio Giorgio Graffi e Sergio Scalise (pp. 116-118) introducono la problematica delle parti del discorso intese quali fondamento delle categorie grammaticali, sottolineando come proprio la distinzione fra tali entità e la loro funzione sintattica e/o ruolo semantico richiede che vengano definite in termini formali (morfologici) e distribuzionali (combinatori) ma non semantici. Nelle pagine di Giampaolo Salvi (da Le parti del discorso, pp. 16 e 133-136) questa distinzione viene ulteriormente ribadita, ridiscutendo le tradizionali parti del discorso individuate dalla grammatica greco-latina alla luce del loro rapporto con specifiche categorie funzionali della sintassi, distinguendo le tre classi di parole variabili (nomi/pronomi, aggettivi/determinanti e verbi/ausiliari) da quelle invariabili (avverbi, preposizioni, operatori sintattici [ovvero congiunzioni e connettivi in genere], interiezioni o le c.dette profrasi [ad es. gli avverbiali sì e no]).
Le pagine di Graffi e Scalise (Le lingue e il linguaggio, cit., pp. 182-186) forniscono una chiara e sintetica classificazione dei tipi di frase alla luce dei parametri sintattici necessari a descriverle: complessità; dipendenza; modalità; polarità; diatesi e segmentazione.
Nel brano tratto da Berruto e Cerruti, La linguistica, cit. (pp. 153-159) si illustra il modo in cui l’interfaccia fra dimensione sintattica, ruoli semantici e aspetto pragmatico si traduce in una serie di procedimenti (detti di segmentazione e dislocazione) che determinano il modo in cui l’informazione viene trasmessa dall’enunciato, intrecciandosi da un lato con la distinzione fra tipi di frasi (in quanto manifestazione di atti linguistici, cfr. il brano di Graffi nella sezione precedente) dall’altro con la tendenza a ricorrere a ordini dei costituenti sintattici marcati per veicolare specifiche strutture informative (opposizione fra tema/rema, dato/nuovo e focus). Nel box sono passati in rassegna i procedimenti disponibili nella sintassi dell’italiano.
Nel breve testo di Berruto e Cerruti (La linguistica, cit., pp. 180-182) si dà conto di come la linguistica, che ha programmaticamente scelto di arrestare il proprio ambito di analisi alla struttura sintatticamente articolata denominata frase, si sia resa conto che anche le unità di dimensioni superiori alle frasi (ossia unità transfrastiche) presentano caratteristiche peculiari non riducibili a quelle delle singole frasi che le compongono. Tali unità superiori si chiamano testi, e la linguistica del testo (assieme alla semiotica del testo) si occupano di definire le caratteristiche peculiari di queste unità complesse, che hanno per lo più natura pragmatica in quanto implicano la funzione attiva di un contesto (enunciativo): si va da meccanismi anaforici e cataforici (deissi interna) alla deissi esterna al testo (referenziale o situazionale) ai procedimenti interpretativi che danno a parlante e all’ascoltatore il modo di assicurare coesione (formale) e coerenza (argomentativa) alle sequenze di frasi.
Rispondete alle domande seguendo con precisione le indicazioni fornite per ciascuna risposta da dare.
Rispondi alle domande seguenti (10 punti):
- Argomento 4
Semantica e pragmatica
Il punteggio totale previsto per l’attività/modulo è anche in questo caso di 30 punti, ripartiti nelle varie attività come indicato in margine alle istruzioni per ciascuna di esse. Gli studenti sono inviati a servirsi del forum apposito per domande di chiarimento relative tanto ai contenuti quanto alle modalità di svolgimento delle attività.
Potete postare qui le vostre richieste di chiarimento riguardo ai contenuti del modulo.
La dispensa seguente prende in esame le principali problematiche e correnti degli approcci linguistici al significato, insistendo sulla necessaria integrazione fra analisi semantica pragmatica.
Seguono due attività relative ai differenti approcci al significato e alla terminologia.
Leggete con attenzione i brani seguenti, e rispondete alle domande a scelta multipla. Una sola delle risposte è corretta (5 punti).
Nelle domande proposte, solo una fra le risposte elencate NON è corretta sulla base dei criteri introdotti dalla domanda. Dovrete indicare tale risposta. (5 punti)
- Significato denotativo e connotativo: “senso proprio”, “significati secondi” e “apprezzamenti collettivi” (di natura emotiva o affettiva)Forum
Il ‘cane’ avrà una definizione semantica del tutto diversa presso gli eschimesi, dai quali è considerato soprattutto animale da tiro, presso i parsi, per i quali è animale sacro, presso quelle società indù dove è disprezzato come paria, e presso le nostre società occidentali, per cui è soprattutto l’animale domestico addestrato alla caccia e alla vigilanza. […] un primo esame della sostanza del contenuto porta a concludere che all’interno di questa sostanza il livello primario, immediato, in quanto unico a essere direttamente pertinente al punto di vista linguistico e antropologico, è un livello di apprezzamento sociale […] il metodo che permette di descrivere il livello dell’apprezzamento sociale presenta anche il vantaggio, indispensabile per il linguista, di poter render conto in maniera soddisfacente delle “metafore”, che in alcuni casi giocano un ruolo non meno importante del “senso proprio”, e che il più delle volte provengono effettivamente da questo apprezzamento collettivo che mette arbitrariamente in evidenza alcune qualità attribuite di preferenza […] all’oggetto incontrato (per esempio, stabilisce se in una lingua ‘volpino’ può significare un ‘uomo scaltro’ o un ‘uomo di rosso pelo’).
Louis Hjelmslev (1954)
Prendendo spunto dal testo di Hjelmslev e basandovi sulla lettura della dispensa, cercate di illustrare con parole vostre la distinzione fra significato denotativo e connotativo ricorrrendo a un esempio esplicativo, tratto dall’italiano o da una qualunque fra le vostre lingue di studio. (Post nel forum facoltativi, valutazione bonus da 1 a 5 punti)
- Sezione 2 – Soffermiamoci a riflettere
- Risorse per lo studio on-line: teorie del significato, semantica lessicale, semantica della frase e pragmaticaCartella
Vengono proposti per approfondire le tematiche del modulo tre testi:
– nelle pagine tratte da Lessico, di Elisabetta Jezek, si ricapitolano le caratteristiche delle principali teorie sul significato già menzionate nella dispensa introduttiva;
– nella dispensa rielaborata a partire dal testo di John Lyons, Semantica, si approfondiscono le nozioni di campo semantico e le differenti relazioni di senso fra lessemi che caratterizzano le teorie strutturali del significato lessicale;
– nelle pagine tratte dall’Introduzione al volume di Cecilia Andorno Che cos’è la pragmatica linguistica vengono presentati i concetti essenziali che definiscono l’approccio pragmatico alla comprensione della lingua;
– nella dispensa rielaborata a partire dai volumi di Cecilia Andorno Che cos’è la pragmatica linguistica e di Dan Sperber e Deirdre Wilson, La pertinenza, si illustra in che modo la natura “debole” della codifica di informazioni associata ai sistemi semantici e alle frasi di una lingua richiede necessariamente di essere integrata con inferenze relative al contesto, alle intenzioni del parlante, alle dimensioni esplicite o implicite veicolate dalla conversazione intesa come agire razionale e sociale.
Indicare se le affermazioni seguenti sono vere o false (10 punti).
Rispondete alle seguenti domande (5 punti)
Rispondete alle domande seguenti (5 punti):
- Argomento 5
Sociolinguistica
Il punteggio totale previsto per l’attività/modulo è anche in questo caso di 30 punti, ripartiti nelle varie attività come indicato in margine alle istruzioni per ciascuna di esse. Gli studenti sono inviati a servirsi del forum apposito per domande di chiarimento relative tanto ai contenuti quanto alle modalità di svolgimento delle attività.
La sociolinguistica è una disciplina relativamente “giovane” (si è costituita come prospettiva di studio relativamente autonoma rispetto alla linguistica descrittiva e storica solo a partire dagli anni Sessanta del novecento); d’altro canto sono sorte numerose “scuole” o, meglio, le posizioni di vari studiosi su un tema così ampio si sono differenziate su molteplici punti. Non è opportuno dar conto nei dettagli dei vari orientamenti. In questo modulo ci si limiterà a introdurre brevemente alcuni fra i concetti più significativi di questo particolare approccio allo studio del rapporto fra lingua e società, per poi proporre due esercitazioni: una di natura metalinguistica, riferita cioè ai concetti introdotti; l’altra di natura applicativa, chiedendovi di calare tali concetti nell’interpretazione empirica di specifici fenomeni.
A conclusione del modulo, un’esercitazione finale riepiloga alcune delle principali nozioni e problematiche affrontati.
Potete postare qui le vostre richieste di chiarmenti riguardo ai contenuti del modulo.
- Risorse per lo studio on line: cos’è la sociolinguistica, la distinzione fra lingua e dialettoCartella
- Sezione 2 – Soffermiamoci a riflettere
Rispondete alle domande seguenti (10 punti).
- Argomento 6
Tipologia linguistica
Gli studenti sono inviati a studiare anzitutto i materiali proposti nella sezione iniziale (1. Le molteplici dimensioni degli studi tipologici); potranno così apprendere quali sono i principali parametri su cui si fonda questa branca di studio che, tranne per ciò che concerne la tipologia morfologica (relativa cioè alla forma o struttura interna della parola, elaborata all’inizio dell’Ottocento) è relativamente “giovane”: la conoscenza delle nozioni tipologiche fondamentali potrà consentire loro di comprendere le prospettive della tipologia sintattica, come pure delle generalizzazioni relative al livello morfologico. Per ciò che concerne il rapporto fra tipologia e organizzazione del lessico, le nozioni fornite saranno sufficientemente generali ma perfettamente integrabili a quelle dell’argomento dedicato a semantica e pragmatica.
Seguirà una sezione (2. Esercitiamoci) con tre quiz di natura terminologica.
Infine viene proposto un quiz relativo all’analisi tipologica di una lingua inventata, e un quiz di riepilogo su tipologia e universali linguistici.
Il punteggio totale previsto per l’attività/modulo è anche in questo caso di 30 punti, ripartiti nelle varie attività come indicato in margine alle istruzioni per ciascuna di esse. Gli studenti sono inviati a servirsi del forum apposito per domande di chiarimento relative tanto ai contenuti quanto alle modalità di svolgimento delle attività.
Il testo, tratto da Fondamenti di tipologia linguistica di Nicola Grandi (pp. 10-59) presenta una buona introduzione alle problematiche degli studi tipologici. Dopo aver chiarito cosa si intenda per “tipo linguistico” e quali sono gli obiettivi della tipologia passa in rassegna i principali parametri su cui sono state costruite classificazioni tipologiche: quello sintattico, quello morfologico e, subordinatamente per ragioni che verranno chiarite nel testo, quello fonologico e lessicale. Chiude il capitolo una considerazione sulla natura inevitabilmente idealizzata della nozione di “tipo” (nessuna lingua storico-naturale realizza mai un tipo puro, in base a qualsiasi parametro di valutazione), alcune riflessioni sui rapporti fra classificazione tipologica e genetico-genealogica (ovvero la classificazione proposta sin dall’Ottocento nell’ambito della linguistica storico-comparativa) e brevi osservazioni sul rapporto fra indagine tipologica e teoria del linguaggio.
Trova l’intruso in ciascuno degli elenchi seguenti (5 punti).
Abbina il termine alla definizione (5 punti).
Abbina i termini citati in ciascuna domanda a una delle alternative proposte (4 punti).
Nei due box tratti da Berruto e Cerruti, La linguistica. Un corso introduttivo, pp. 234-238 e 239-241 si fornisce un elenco delle lingue parlate in Europa, suddivise su basi genealogiche per famiglie linguistiche e con indicazioni di natura tipologica essenziale; e si propone una lista esemplificativa dei principali universali linguistici individuati dagli studiosi.
Rispondi alle domande seguenti (10 punti):
Categorie:W03.01- I anno
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