Vsevolod Mejerchol´d e la Biomeccanica teatrale
Mejerchol´d ⟨m’ii̯irkℎòl’t⟩, Vsevolod Emil´evič (propr. in tedesco: Karl Theodor Kasimir Meyerhold). – Attore, regista e teorico del teatro russo (Penza 1874 – Mosca 1940). Tedesco per parte di padre, assunse la cittadinanza russa nel 1895, adottando il nome di Vsevolod. Allievo di V. I. Nemirovič-Dančenko ai corsi drammatici dell’Associazione filarmonica di Mosca, dopo il debutto sulle scene del Teatro nazionale di Penza (1897), dal 1898 lavorò come attore e aiuto regista presso il Teatro d’arte, fondato a Mosca dal suo maestro e da K. S. Stanislavskij. Se ne staccò nel 1902 per passare all’attività di regista con una propria compagnia, già orientato verso un tipo di teatro che esibisse le proprie convinzioni, in contrasto con il naturalismo e lo psicologismo dominanti. Chiamato a Pietroburgo nel 1906 da V. F. Komissarževskaja a lavorare nel suo teatro, vi allestì regie di gusto simbolista su testi di Ibsen, Maeterlinck, Przybyszewski. Fu quindi assunto come regista drammatico dai Teatri imperiali (1908–17). Fu un periodo di intensa elaborazione teorica (pubblicaz. del vol. O teatre “Sul teatro”, 1913, e della rivista Ljubov´k trem apel´sinam “L’amore delle tre melarance”, 1914–16) e creativa: mise in scena a Parigi, su invito di I. Rubinstein, La Pisanelle ou la mort parfumée di D’Annunzio (1913), allestì opere musicali (Gluck, R. Strauss) e drammatiche (Calderón, Molière, Blok, Ostrovskij) e realizzò i film Portret Doriana Greja (“Il ritratto di Dorian Gray”, 1915) da O. Wilde e Sil´nyj čelovek (“L’uomo forte”, 1916) da Przybyszewski. Dopo il 1917, collaborò alla politica culturale e alla propaganda del governo rivoluzionario. Oltre il proprio teatro (Teatro M., 1922–38, per il quale progettò una modernissima sede, mai ultimata), diresse il Teatro della Rivoluzione e mise in scena opere di Majakovskij (Mistero buffo, 1918; La cimice, 1929; Il bagno, 1930), Crommelynck (Le cocu magnifique, 1922), Gogol´ (Il revisore, 1926), Ostrovskij, ecc.: spettacoli in cui poteva mettere a frutto il suo lungo lavoro di ricerca sulle forme teatrali (la Commedia dell’arte, il teatro orientale, il teatro spagnolo del Seicento), sperimentare sulla scena i principî del montaggio cinematografico e della biomeccanica, la musica jazz, scenografie audacemente costruttiviste (del 1930 è il vol. Rekonstrukcija teatra“La ricostruzione del teatro”). Accusato di formalismo nel mutato clima politico-culturale degli anni Trenta, fu arrestato nel 1939, e di lì a poco morì, probabilmente fucilato.
Categorie:E11- Storia del Teatro russo - История Русского театра
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