Ci sono 10 suoni vocalici nell’alfabeto cirillico, cinque dei quali corrispondono alle vocali italiane:
- А/а corrisponde alla nostra A/a,
- Э/э corrisponde alla nostra E/e,
- И/и corrisponde alla nostra I/i,
- О/о simile alla nostra O/o, ma più chiusa e lunga.
- У/у corrisponde alla nostra U/u.
Le altre cinque vocali sono le forme addolcite delle nostre vocali e vengono pronunciate con l’aggiunta iniziale del suono che noi usiamo per la “i” tra due vocali (es. in “aia”):
- Я/я corrisponde al dittongo “ia”,
- Е/е corrisponde al dittongo “ie”, con la e molto chiusa.
- Ы/ы indica un suono che in italiano non esiste, una “i” gutturale pronunciata molto indietro e passando da due posizioni differenti della gola.
- Ё/ё corrisponde al dittongo “io”, come in “iodio”, con la o chiusa.
- Ю/ю corrisponde al dittongo “iu”.
Queste vocali addolciscono quasi tutte le consonanti che le precedono, “palatalizzandole”, ma in tal caso “cedono ad esse” il suono “i” descritto sopra pronunciandosi così come le rispettive vocali più dure. La forma addolcita, “iotizzata”, della vocale si pronuncia: ad inizio parola, dopo altra vocale o dopo i segni (debole e forte).
In base all’accento alcune vocali possono cambiare pronuncia, quando sono in posizione non tonica, con un fenomeno detto riduzione ed allora riassumendo:
- А/а si legge sempre a; Я/я si legge ja, se in sillaba pretonica o post-tonica non finale di parola ji, se in finale di parola riduzione in jə.
- Э/э si legge sempre e; Е/е si legge je, se è atona (quindi non tonica) si ha riduzione in ji o jə.
- И/и si legge sempre i; Ы/ы è più tesa di и, e la lingua è in una posizione centrale leggermente rialzata.
- О/о: si legge “o” se è tonica ma se non è la vocale accentata nella parola si pronuncia quasi come una “a”. Ad es. “Toлcтoй” (“Tolstòj”) si pronuncia quasi come “Talstòj”; Ё/ё, si legge jo.
- У/у si legge sempre u; Ю/ю si legge sempre ju.
Anche per le vocali ridotte Я,Е vale l’effetto della palatalizzazione sulle consonanti che le precedono e del suono “iotizzato”, in modo analogo alle loro forme non ridotte .
Le vocali russe sono pronunciate in modo chiaro e preciso solo quando sono in posizione tonica. Man mano che si allontanano dalla vocale tonica, subiscono una riduzione: sono pronunciate, perciò, in modo più sfumato, più debole e più breve (indicate nella trascrizione fonetica con [^] o con [je]).
а: [a] è pronunciata normalmente in modo chiaro in posizione tonica; in posizione atona è pronunciata in modo più sfumato: мама [màm^], касса [kàss^], когда [k^gdà]
e: [je] è sempre chiusa. In posizione atona si contrae fino a diventare quasi una [i]: есть [jest’], тетрадь [tietràd’], меня [mienjà]
ё: [jo] la lettera e viene pronunciata [jo] solo quando è in posizione tonica: её [jejò]
N.B. la scrittura della dieresi nella lingua russa è facoltativa
и: [i] si pronuncia come in italiano: колибри [k^librì]
й: [j] la “i breve” ha un suono più breve della [i]; generalmente è parte di un dittongo: голубой [g^lubòj]
о: [o] ha un suono chiuso, quasi preceduto da un’impercettibile u; attenzione che non si trasformi nel dittongo [uo]. Viene pronunciata normalmente quando è tonica; in posizione atona il suono è sempre più aperto e sfumato fino a diventare quasi una [a]: слон [slon], вода [v^dà], потому [p^t^mù], подарок [p^dàr^k], огонь [^gòn’]
у: [u] è pronunciata sempre in modo chiaro, anche in posizione atona: голубь [gòlub’].

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Categorie:E03.01- Fonetica e fonologia, W03.01.07- Lingua russa I
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