Grammatica cinese

Grammatica cinese

Il cinese moderno presenta una grammatica semplice rispetto a quella delle lingue indoeuropee. Essa si basa sulle variazioni sintattiche dei termini nel contesto della frase, e non presenta alcuna forma di variazione nei singoli vocaboli che esprimano il genere, il numero o la coniugazione di questi.

Fraseologia

Nelle lingue cinesi, una frase transitiva è costituita da un soggetto, seguito da un verbo e da un complemento oggetto. La sintassi è quindi soggetto-verbo-oggetto per i predicati transitivi.

Nome

Nella frase, il nome è ciò che svolge la funzione di oggetto o soggetto. I nomi scritti possono essere costituiti da uno o più caratteri, chiamati morfemi, corrispondenti, nella lingua parlata, ad una o più sillabe. Esempi di nomi sono i seguenti:

nome pīnyīn significato
shū libro
rén persona (né uomo né donna)
先生 xiānsheng signore
朋友 péngyou amico

Non vi è alcuna distinzione fra un nome maschile o femminile, oppure plurale o singolare, tranne che, in alcuni casi, per suffissi particolari. In alcuni nomi, ad esempio, il plurale viene indicato con il suffisso 们 “men” nel seguente modo:

先生 先生们
Xiānsheng Xiānshengmen
Signore Signori
朋友 朋友们
Péngyou Péngyoumen
Amico Amici

Possesso

Per esprimere il possesso, in cinese si aggiunge il determinato (in questo caso genitivo) al soggetto della frase (cioè il determinato) il suffisso 的 “de” nel seguente modo:

先生 – 书 xiānsheng – shū signore – libro
先生的书 xiānsheng de shū il libro del signore

Nel caso in cui il genitivo si riferisce a parenti o conoscenti in generale del soggetto nella frase, il suffisso “de” non viene utilizzato: in questo caso, il genitivo precede semplicemente il soggetto.

Aggettivi dimostrativi

In cinese, gli aggettivi dimostrativi sono seguiti dal nome a cui si riferiscono. I principali aggettivi dimostrativi sono riportati di seguito:

  • 这 (个) “zhè” (ge) = questo (seguito da particella classificativa)
  • 这些 “zhè xiē” = questi
  • 那 (个) “nà” (ge) = quello (seguito da particella classificativa)
  • 那些 “nà xiē” = quei

Ecco un esempio di aggettivo dimostrativo nel contesto della frase:

  • 那本书 “nà bĕn shū” = quel (particella classificativa per libro) libro
  • 这些先生们 “zhè xiē xiānshengmen” = questi signori

Verbo

Il verbo segue sempre il soggetto nella frase e, se transitivo, è sempre seguito dal complemento oggetto. In cinese, i verbi vengono sempre espressi alla forma infinita, in quanto non hanno coniugazioni. Esempi di verbi sono i seguenti:

  • 是 “shì” = essere
  • 有 “yŏu” = avere
  • 去 “qù” = andare (transitivo)
  • 吃 “chī” = mangiare
  • 喝 “hē” = bere

I verbi transitivi vengono introdotti nella frase nel seguente modo:

  • 这本书是先生的 “zhè bĕn-shū-shì-xiānsheng-de” = questo libro è del signore (questo-libro-è-signore-appartenenti) Per il plurale basta aggiungere la quantità davanti a (本) 这2本书是先生的.
  • 他喝茶 “tā hē chá” = egli beve il tè (egli-bere-tè)

I verbi intransitivi non sono generalmente seguiti da preposizioni, bensì dal rispettivo complemento:

  • 他去中国 “tā qù zhōngguó” = egli va in Cina (egli-andare-Cina)

Aggettivo

In cinese, l’aggettivo precede il nome a cui si riferisce. Se la frase è interamente basata sull’aggettivo, tuttavia, si ricorre all’uso del suffisso “de”, che viene posizionato subito dopo di questo. Esempio:

花是白颜色的 “huā shì bái yánsè de” = il fiore è bianco (fiore-essere-bianco-colore-suffisso “de”), dove il vocabolo 颜色 “yánsè” segue sempre un aggettivo che determina il colore del soggetto.

Comparativi

Come in italiano, nella lingua cinese esistono il comparativo di maggioranza, uguaglianza e minoranza. Ecco come si formano:

  • Maggioranza: A + (bǐ)比 + B + aggettivo —> 上海比北京大(shànghǎi bǐ běijīng dà) Shanghai è più grande di Pechino
  • Minoranza: A + (méi)没 + B + aggettivo —> 他没他年轻 (tā méi tā niánqīng) lui è meno giovane di lui
  • Uguaglianza: A + (gēn)跟 + B + aggettivo –>这辆车跟那辆车一样旧(zhèliàngchē gēn nàliàngchē yīyang jiù) questa e quella macchina sono ugualmente vecchie

Superlativo relativo e assoluto

Il superlativo relativo si forma con la particella 最 zuì (il più..)

  • es. Il più veloce: 最快 zuìkuài

Il superlativo assoluto si costruisce con queste forme:

  • aggettivo + aggettivo: 小小 xiǎoxiǎo (piccolissimo)
  • 很 hěn (molto) + aggettivo: 很真 hěnzhēn (molto serio)
  • 太 tài (troppo) + aggettivo + 了 le: 太好吃了 tài hǎochī le (buonissimo)
  • 极 jí (estremamente) + aggettivo: 极讨厌 jítǎoyàn (noiosissimo)

Pronome

Di seguito sono riportati i pronomi singolari del cinese:

  • 1° persona 我 “wŏ” = io
  • 2° persona 你 “nĭ” = tu
  • 3° persona 他 “tā” = egli, 她 “tā” = ella, 它 “tā” = esso

I pronomi plurali vengono formulati con l’aggiunta del suffisso 们 “men” nel seguente modo:

  • 1° persona 我们 “wŏ men” = noi
  • 2° persona 你们 “nĭ men” = voi
  • 3° persona 他们 “tā men” = essi

Negazione

In cinese per volgere i verbi alla forma negativa, bisogna farli precedere dall’avverbio 不 “bù”. Esempi di frasi negative sono le seguenti:

  • 这本书不是先生的 “zhè bĕn shū bú shì xiānsheng de” = questo libro non è del signore
  • 花不是白颜色的 “huā bú shì bái yánsè de” = il fiore non è bianco

NB: l’avverbio 不 ha un quarto tono (bù), ma diventa secondo se precede un altro quarto tono. Cfr. gli esempi qui sopra: “不是” si legge “búshì”.

Fa eccezione il verbo avere 有 “yǒu” che solitamente viene negato dall’avverbio di negazione 没 “méi”. Le modalità di utilizzo sono identiche a 不 “bu”.

  • 我没有小狗。 “wǒ méiyǒu xiǎo gǒu” = Io non ho (un o dei) piccolo (o piccoli) cane (o cani).

Interiezioni e onomatopee

Le principali interiezioni sono: – di gioia: 啊ā—哈哈hāhā—嘿嘿hēihēi – di invidia: 嗬hē—呵hē – di tristezza: 唉ài—哎āi – di sorpresa: 哎呀āiyā – di dolore: 哎呀āiyā – di rassegnazione: 哼hēng – di rabbia: 呸pèi – di richiamo: 喂wèi

Le principali onomatopee sono: – 哈哈 hāhā (risata) – 叮当 dīngdāng (campane, rumore di due oggetti che si urtano) – 喵喵 miāomiāo (miagolio) – 哞哞 mōumōu (muggito) – 往往 wāngwāng (l’abbaiare) – 嗡嗡 wēngwēng (ronzio) – 乒 pīng (sparo) – 滴答 dīdā (tic-toc) – 哇 wā (pianto di un neonato)

Interrogazione

Nella lingua cinese vi sono tre tipi distinti di domanda:

  • L’uso di particelle interrogative al fondo della frase, una di queste (la più usata) è 吗(ma, tono neutro). Es. 你是安娜吗?Nǐ shì ānnà ma? Tu sei Anna?
  • L’utilizzo di pronomi interrogativi, come 谁(shuí, chi), 哪(nǎ, quale), 哪儿(nǎ’r, dove). Es. 你去哪儿? Nǐ qù nǎ’r ? Dove vai?
  • Far susseguire al verbo positivo lo stesso verbo negativo, l’equivalente della forma italiana -essere o non essere- -fare o non fare-. Es. 你是不是保罗?Nǐ shì bùshì Bǎoluó? Tu -sei o non sei- Paolo? Una traduzione a questo tipo di domanda che non usa il “verbo non verbo” è comunque corretta: tu sei Paolo?

Classificatori

Per specificare la quantità attribuita ad un nome, in cinese è necessario posizionare, fra il nome ed il numerale, una particella classificativa, o “classificatore”, corrispondente al nome stesso od alla categoria di nomi che lo caratterizza (che è generalmente una proprietà dell’oggetto riferito al nome).

Fonte: Wikipedia

 



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