Antonio De Lisa- Presagi (Sinossi)
“Presagi” è messo in scena da due interpreti. Lo spettacolo dura 12 minuti, il tempo di un Corto teatrale. Una costrizione voluta. Dodici minuti per dire qualcosa di nuovo e originale sul II atto del Macbeth di Shakespeare. Una bella sfida. Primo problema: fare un pastiche del testo shakespeariano o succhiare (per così dire) l’idea di fondo del II atto: l’omicidio di Duncan fortemente voluto soprattutto da Lady Macbeth? I critici hanno in più sedi sottolineato che Macbeth non è un cattivo integrale come Riccardo III, risultando indeciso tra desiderio di potere e scrupolo di coscienza. Questa debolezza è stata giocata in chiave di ambiguità, soprattutto nel rapporto tra Macbeth e la moglie. La moglie nella prospettiva di Macbeth è talmente dominante da essere percepita più nel ruolo di madre (“Terribile mater”) che nel ruolo di una sua pari, forzando il testo ma non in maniera arbitraria. Bisognava rendere il punto debole del personaggio.
Il secondo problema è stato quello di trasporre al giorno d’oggi l’essenza del dramma, attraverso una serie di simmetrie e parallelismi. Un’attrice “costringe” un regista a tornare sulle scene con una ripresa del Macbeth, con l’intenzione di perseguire un successo prevedibile. Il recalcitrante regista prima nega, consapevole del rischio di un suo ritorno sulle scene dopo un abbandono conclamato e poi si presta (Macbeth e la moglie), andando incontro a una sconfitta.
“Presagi” consiste in tre microatti: il primo e il terzo rappresentano l’incontro tra l’attrice e il regista, il secondo mette letteralmente in scena il II atto del Macbeth, interpolando in vario modo il testo del drammaturgo inglese.
Il testo è giocato su una serie di ellissi temporali, come in uno schema A-B-A’. Se il terzo atto sembra una semplice prosecuzione del primo, in realtà viene dopo la concreta rappresentazione di Macbeth realizzata dal regista.
Così come Macbeth conquista il regno per poi perderlo e Lady Macbeth perde la ragione, così in “Presagi” i due protagonisti risultano in cura da due psichiatri. Macbeth perde il regno, il regista la notorietà e pregiudica il nome. Ogni elemento del Macbeth originale è trasposto nello spettacolo in chiave o simbolica o metaforica.
Elemento non secondario è proprio il titolo scelto: Presagi, che rappresenta l’aspetto più misterioso e potremmo dire medievale del testo shakespeariano. I critici hanno parlato dell’antitesi come cifra retorica del Macbeth: non c’è niente di reale in questo mondo. I presagi ne costituiscono l’aspetto immaginifico e visionario.
Antonio De Lisa- Presagi da Macbeth (Copione)
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