Nel primo secolo dell’Islam la poesia araba preislamica non ha ancora subito il processo di contaminazione con quella di altri popoli. Con l’avanzare dell’islamizzazione si perdono alcune caratteristiche originarie. Al-Khalil Bin Ahmad al-Farāhīdī, conosciuto come Al-Farahidi o semplicemente Al-Khalīl, morto nel 170 dell’Egira (778), è il primo studioso a sostenere che molti poeti del suo tempo componevano poesie con metriche estranee alla poesia araba. Ad evitare la confusione che si stava verificando, egli intese fissare in modo scientifico le basi della metrica della poesia araba, pubblicando un libro denominato “al-‘Arûd. Dopo di lui si sono occupati di questo argomento molti altri dotti fra i quali citiamo:
– al-Akhfas, morto nel 216 dell’Egira (832).
– al-Mazini, morto nel 247 dell’Egira (862).
– Ibn ‘abd Rabbah, morto nel 328 dell’Egira (941).
– Ibn Rasiq, morto nel 465 dell’Egira (1065).
– at-Tabrizi, morto nel 502 dell’Egira (1109).
– Ibn al-Qatta, morto nel 558 dell’Egira (1164).
– Ibn Malik, morto nel 686 dell’Egira (1288).
Al-Khalil Bin Ahmad aveva raggruppato la metrica della poesia araba in 15 metri; al-Akhfas aggiunse un altro metro, cioè “al-Mutadarik”. Ogni poesia, secondo le regole della metrica araba, deve basarsi su un unico metro: Bahr pl. Abhur oppure buhur ed ogni metro deve avere diversi piedi: Tafil pl. Tafail. Quindi la metrica della poesia araba è costituita da 16 metri. Le lettere dei piedi si concentrano in 10, e da queste lettere si formano i piedi dei metri. Anche la base della rima “Qafiah” è stabilita da al-Khalil Bin Ahmad, secondo la maggior parte degli studiosi arabi. C’è, pero’, una minima parte di essi che attribuisce la rima a Muhalhal Bin Rabi’ah. Le basi della rima e della metrica sono valide tuttora, soprattutto per la poesia rimata “as-Si’r al-Muqaffa”. E’ da sottolineare, infine, che lo stesso al-Khalil Bin Ahmad è l’inventore della vocalizzazione “Taskil” che accompagna le lettere arabe.
La metrica araba tradizionale è composta dai seguenti metri :
1) at-Tawil
2) al-Basit
3) al-Kamil
4) al-Madid
5) al-Wafir
6) al-Hazag’
7) ar-Rag’az
8) ar-Ramal
9) as-Sari’
10) al-Munsarih
11) al-Khafif
12) al-Mudari’
13) al-Muqtadab
14) al-Mug’tath
15) al-Mutaqarib
16) al-Mutadarik
I primi tre sono i più diffusi, mentre il quarto è il meno usato, sia in passato, sia attualmente a causa della sua mancanza di orecchiabilità musicale. Ciascuno dei sedici metri, su cui si basa la poesia araba tradizionale, è formato da due, tre, quattro “ Tafâil” nella prima parte del verso poetico, e da altrettanti “Tafâil” si trovano nella seconda parte.
Prensiamo ad esempio il metro Basīṭ ( بسيط), o al-basīṭ (البسيط): letteralmente significa “estensione” in arabo. Questa è la sua forma metrica (“_” rappresenta una sillaba lunga e “◡” rappresenta una sillaba breve):
- _ _ ◡ _ | _ ◡ _ | _ _ ◡ _ | _ ◡ _ |
- _ _ ◡ _ | _ ◡ _ | _ _ ◡ _ | _ ◡ _ |
Viene spesso utilizzato insieme a un altro metro chiamato ṭawīl (طويل).
I patterns metrici
Sebbene ciascuno di essi preveda un certo numero di variazioni, questi sono i loro patterns di base. Usiamo:
“-” per una sillaba lunga,
“u” per una sillaba breve,
“x” per una sillba che può essere lunga o breve
“o” per una posizione che può contenere o una sillba lunga o due brevi
Ṭawīl (الطويل):
u-x u-x- u-x u-u-
فعولن مفاعيلن فعولن مفاعيلن
Basīṭ (البسيط):
x-u- xu- x-u- uu-
مستفعلن فاعلن مستفعلن فعلن
Kāmil (الكامل):
o-u- o-u- o-u-
متفاعلن متفاعلن متفاعلن
Madīd (المديد):
xu—xu- xu-
فاعلاتن فاعلن فاعلاتن
Wāfir (الوافر):
u-o- u-o- u–
مفاعلتن مفاعلتن فعولن
Hajaz (الهزج):
u–x u–x
مفاعيلن مفاعيلن
Rajaz (الرجز):
x-u- x-u- x-u-
مستفعلن مستفعلن مستفعلن
Ramal (الرمل):
xu—xu—xu-
فاعلاتن فاعلاتن فاعلن
Sarī` (السريع):
xxu- xxu- -u-
مستفعلن مستفعلن فاعلن
Munsariħ (المنسرح):
x-u- -x-u -uu-
مستفعلن فاعلاتُ مستفعلن
Khafīf (الخفيف):
xu—x-u- xu—فاعلاتن مستفعلن فاعلاتن
Muḍāri` (المضارع):
u-x x-u–
مفاعلن فاعلاتن
Muqtaḍib (المقتضب):
xu- u- uu-
فاعلاتُ مفتعلن
Mujtathth (المجتث):
x-u- xu—مستفعلن فاعلاتن
Mutadārik (المتدارك):
o- o- o- o- (qui, ogni “o” può essere anche “xu”)
فاعلن فاعلن فاعلن فاعلن
Mutaqārib (المتقارب):
u-x u-x u-x u-
فعولن فعولن فعولن فعول
Ci sono altri metri, che non corrispondono ai metri della poesia araba tradizionale e vengono definiti metri di autori postclassici o di origine non araba Mualladah. Quindi, a proposito della poesia tradizionale, chi esamina attualmente i metri della poesia araba, trova molta somiglianza fra alcuni di essi, cosa difficile da distinguere, se non da esperti in materia. Infatti la somiglianza fra alcuni metri, talvolta, spinge il poeta ad inserire nella sua poesia versi che appartengono ad un metro diverso da quello in essa predominante, come ad esempio succede con i metri al-Kâmil e ar-Rag’az, a causa della forte somiglianza fra questi due metri.
A.DeL.
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